In Italia, il settore degli eventi di spettacolo e intrattenimento è regolato da normative fiscali molto precise. Da un lato queste norme sono atte a prevenire l’evasione fiscale e a semplificare le operazioni di controllo da parte dell’erario, dall’altro lato difendono i diritti dei clienti finali, ad esempio tutelandoli dal fenomeno del cosiddetto “bagarinaggio”.
Ormai più di venti anni fa, con il Decreto Ministeriale del 13 luglio 2000, sono state introdotte le prime norme sul funzionamento dei misuratori fiscali chiamati “biglietterie automatizzate“. L’Agenzia delle Entrate le definisce così:
Le biglietterie automatizzate […] sono apparecchiature idonee alla certificazione dei corrispettivi derivanti dalle attività di intrattenimento e spettacolo.
In altre parole, si tratta di apparecchiature per l’emissione di titoli d’accesso per eventi spettacolistici e di intrattenimento che svolgono alcune importanti funzioni, tra cui:
- emissione di biglietti;
- annullamento di biglietti;
- registrazione su memoria immodificabile delle vendite effettuate (il cosiddetto “giornale di fondo”);
- stampa di riepiloghi fiscali;
- messa a disposizione all’erario dei riepiloghi fiscali.
Qualcuno inoltre le chiama impropriamente “biglietterie automatiche” o “biglietterie elettroniche”. Nella normativa, inoltre, i cosiddetti “biglietti” sono definiti come “titoli d’accesso”. Un titolo d’accesso è un documento fiscale tanto quanto lo sono uno scontrino fiscale o una fattura.
Ci sono varie aziende che offrono il servizio di biglietteria automatizzata, abbiamo scritto un articolo su alcuni dei migliori servizi in Italia.