In Italia c’è una normativa specifica che regola la vendita di biglietti per spettacoli (teatro, cinema, concerti…) e intrattenimenti (discoteche, balli con musica dal vivo…), ovvero i cosiddetti “eventi SIAE“.
Per questi eventi l’organizzatore non può semplicemente rilasciare una ricevuta o un normale scontrino. È obbligatorio, infatti, emettere titoli d’accesso validi fiscalmente: questi sono documenti di vendita che riportano alcuni dati importanti, tra cui il prezzo pagato, il codice fiscale dell’organizzatore, il sigillo fiscale, ecc.
Non solo: le biglietterie legali in Italia devono anche trasmettere telematicamente alla SIAE i riepiloghi delle vendite (oppure permetterne la stampa attraverso il famoso modello C1). In questo modo la SIAE avrà tutti i dati necessari, ad esempio per calcolare eventuali diritti d’autore.
Purtroppo nel 2025 Eventbrite non segue ancora la normativa italiana, perché non indica il sigillo fiscale sui biglietti, non trasmette telematicamente i riepiloghi e in generale non segue le regole fiscali italiane.
Pertanto non è possibile vendere i biglietti del proprio evento SIAE tramite la loro piattaforma: in caso di controllo, infatti, si rischiano sanzioni per mancato rispetto degli obblighi fiscali.
Una soluzione semplice e conveniente è quella di rivolgersi a un sistema di biglietteria omologata online. Ci sono molti servizi di questo tipo in Italia, e hanno spesso caratteristiche del tutto simili a quelle di Eventbrite.
Tra i servizi più in uso da parte di organizzatori di piccole e medie dimensioni (sia occasionali che gestori di locali) c’è sicuramente Evients, l’app degli eventi. Per gli organizzatori più grandi, ad esempio per concerti negli stadi o per le più grandi società sportive, ci sono TicketOne o Vivaticket.